Matteo E. Basta


NOME
 Matteo E. Basta
GENERE Pop d'Autore
PROVENIENZA Trieste
ALBUM Milioni

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BIOGRAFIA


Matteo E. Basta (nome d’arte e di... battaglia di Matteo Bognolo), si presenta sulla scena musicale italiana ed estera con “Lacrime”, un singolo di crossover cantautorale e pop italiano la cui alchimia conserva le tradizioni e le caratteristiche di entrambi i generi, forse moltiplicandole nell’unione tra i due, con un pizzico di elettronica ed una notevole infiltrazione di acoustic pop di matrice angloamericana a fare da catalizzatori.
E se tutto cio’ suona troppo “chimico”, allora potremmo svoltare verso la biomedicina, ed in una parola sola dire semplicemente che “Lacrime” e’, come dicono saggiamente nei paesi anglofoni, un singolo “infectious” – contagioso, a dir poco!

Accompagnata da un elegante videoclip diretto e firmato dall’oramai celebre e pluripremiato Stefano Bertelli, “Lacrime” e’ una canzone che, nelle parole di Matteo stesso, “Parla del fatto che le cose che ci fanno stare male e ci fanno piangere in realta’ sono comunque destinate a passare, per un corso naturale inevitabile esattamente come sono naturali ed inevitabili le lacrime… Ma parla anche di come le linee di confine che dividono le nostre proprieta’ per le quali spesso ci scanniamo, o i confini che a volte in modo innaturale separano persone e civilta’, in realta’ non valgono nulla e non servono a nulla a cospetto delle cose che toccano davvero il cuore, e quindi a cospetto delle lacrime”.

Matteo E.Basta non sbuca certo dal nulla, anzi, arriva a questa uscita dicografica dopo vari progetti portati avanti nell'arco degli anni in Friuli Venezia Giulia come p.es. Ladybirds Orchestra, Matteo Bognolo & the Ladybirds Orchestra con Coro e Quartetto d'archi, Radio Mamas, collaborazioni con vari artisti tra cui Ellen Garfield (cantante e cantautrice di Boston, USA), e numerosissimi concerti live in Italia, Slovenia, Svizzera ed Inghilterra.

E, per chi se lo chiedesse, anche il lato personale e quotidiano di Matteo, quello lontano dal palcoscenico o dallo studio di registrazione, e’ solidamente radicato nella musica ed avvinghiato alla sua fedele chitarra acustica Martin – dagli studi (Diploma in chitarra classica al Conservatorio G. Tartini di Trieste, studi di canto con Marco Podda e con Ornella Serafini, stage di tecnica vocale con la leggendaria Tona DeBrett a Londra, UK, partecipa a stages di chitarra con Tommy Emmanuel e seminari sulla canzone con Sergio Cossu, diploma di fonico all’ENAIP con mentore Stefano Amerio, studia attualmente canto lirico con Rita Susovsky) al famigerato “day job”, il “posto di lavoro” – infatti insegna da quattro anni chitarra classica, moderna e basso elettrico alla scuola primaria "Istituto S. Cuore" di Trieste, e sempre a Trieste ha insegnato come supplente alla Yamaha music school (ass.cult. "I piccoli musici") e per due anni alla scuola elementare E. de Morpurgo con l'associazione onlus "Scuola Insieme".

Ora, dopo le variazioni del lavoro con le suddette band, di volta in volta più o meno di matrice rock, e dopo un lungo periodo di unplugged viaggiando con la sola chitarra acustica e voce, con la produzione di “Lacrime” (firmata & curata da Andrea F), Matteo ha la possibilità di sperimentare nuove sonorità a lui solitamente lontane, più elettroniche ed appartenenti alla musica pop. Con la sua band ed i suoi brani attuali ora le mescola, incuriosito, ad un sound a volte cantautoriale (dominato da ricchi arpeggi di chitarra acustica) ed a volte tipicamente rock o perlomeno pop-rock (dove si cede spazio a riff di elettriche, assoli di hammond o suoni di synth).
“Se non avessi timore che poi mi portano i trattori da riparare”, dice divertito Matteo, “lo chiamerei ‘ELETTRAUTORATO RUSTICO’ – perche’ e’ cantautorato ed elettronica su rock acustico!”
Quindi, esattamente quanto nella scrittura e nei virtuosisimi alla chitarra acustica di Matteo E.Basta sono rintracciabili influenze che vanno da James Taylor a Tommy Emmanuel o Leo Kottke, la vernice sonora della sua band cita David Gray, Tom Petty o Sheryl Crow, e lo smalto lucidante delle sue nuove realizzazioni in studio cita l’elettronica di Yello o Yazoo e si affianca tranquillamente ai contemporanei Little Boots, La Roux, KT Tunstall, Eagle Eye Cherry o Kings Of Convenience.
Molti nomi, certo – perche’ e’ difficile spiegare il suono ed il fascino che esercita la musica di Matteo E.Basta – per alcuni il trucco sta nella splendida voce, per altri nella freschezza pop, per alcuni nell’innegabile ed esplosivo virtuosismo alla chitrra acustica, per altri ancora nel live-act rockettaro. E tutto cio’ forse spiega la necessita’ e l’esattezza del nome: Matteo e’, soprattutto, Matteo – e basta.




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